La parola "conserva" deriva dall´incontro di due parole. Dal latino: "cum serbare" = "tenere con", "custodire insieme", in sostanza preservare e mantenere inalterato.
Le conserve sono dei prodotti alimentari (soprattutto verdure, ortaggi, olive, funghi), frutto di più o meno complesse lavorazioni volte a prolungare nel tempo le caratteristiche organolettiche delle materie prime di cui sono composte. In particolare con il nome di conserve alimentari si vogliono identificare tutti quei prodotti che, dopo esser stati sottoposti ai processi di mantenimento, possono essere consumati dopo molto tempo dalla data di produzione.
Dall´antichità gli alimenti erano conservati per un lungo periodo in vari modi: affumicandoli, salandoli, essiccandoli o aggiungendogli aceto, olio, alcol, miele o zucchero.
Poi a cominciare dall´Ottocento la conservazione delle derrate alimentari conobbe una rivoluzione radicale con l´avvento delle tecniche di sterilizzazione, refrigerazione, e surgelazione artificiale. Nel corso del ´900 seguirono altri processi, più complessi e moderni.
Le tecniche tradizionali di conservazione possono essere ad esempio:
-Essiccazione: ottenuto per completa disidratazione di un alimento mediante evaporazione, impiegando il calore naturale del sole o quello ottenuto artificialmente (carne, pesce, verdure);
-Salatura: il sale agisce disidratando i tessuti cellulari con i quali viene a contatto (salumi);
-Affumicatura: metodo che consiste nel sottoporre gli alimenti all´azione del fumo derivante dalla combustione lenta e incompleta senza fiamma (alcuni tipi di salumi o pesci);
-Sottoaceto o Sottolio: usata soprattutto per la verdura (la giardiniera, anche detta giardiniera campagnola, è un composto di ortaggi spezzettati, lessati in acqua ed aceto. Gli ortaggi generalmente utilizzati sono: carote, sedani, l´infiorescenza di cavolfiori, cipolline, peperoni e zucchine);
-Zucchero e calore: applicata soprattutto per la conservazione della frutta (canditi, confetture, gelatine), e abbinata in genere con trattamenti ad alte temperature.
Da sempre sulle tavole dei liguri sono presenti conserve alimentari a base di prodotti trattati facendo sì che questi conservino i profumi e i sapori delle materie prime fresche. Infatti si racconta che nel tradizionale pranzo dei Santi, il banchetto solenne prevedeva un antipasto composto da molti dei nostri prodotti alimentari conservati trai quali il salame, i funghetti e carciofini sott´olio ed a chiusura del ricco pranzo si degustava la frutta sciroppata estiva.
Le conserve artigianali tradizionali, prevedono perlopiù che le verdure siano lavorate in olio di oliva ed extravergine di oliva, un ingrediente prezioso che esalta e custodisce nel tempo il sapore delle verdure o sotto aceto nonché le conserve di cipolle rosse, la crema di olive taggiasche e quella di carciofi, senza dimenticare il pesto e la salsa di noci. Ottime come antipasto per stuzzicanti bruschette e per arricchire le insalate. Ideali come contorni a carni e formaggi, o trattandosi di paté, gustosi su crostini o su arrosti o come condimenti per la pasta.
Tante sono le preparazioni fatte per conservare il pesce del Mar Ligure (filetti di tonno sott´olio, acciughe sott´olio, sgombro sott´aceto), inoltre non si possono dimenticare i funghi sott´olio e le erbe aromatiche quali rosmarino, salvia, basilico, timo, origano, maggiorana (a - persa).