...Strabone (ante 60 a.C. - ca. 23 d.C., storico e geografo dell´antica Grecia) (Strabo IV 6,2; FLLA 279) parlando esplicitamente dei Liguri della costa "tra Monaco e I´Etruria" riferisce che "vivono per lo più delle carni dei greggi, di latte e di una bevanda d´orzo ed occupano Ie terre vicine al mare e specialmente i monti"...

... L´Autore attinge molto probabilmente ad una Fonte precedente, forse lo stesso Posidonio, dipingendo un quadro che sembra precedere l´eta romana ed introduce l´informazione di un consumo prevalente della birra nel mondo ligure italiano. Un altro indizio sulla birra ligure ci viene da Ateneo (X, 447) quando ci informa come curiosità lessicale che Liguri, Frigi e Traci chiamano la loro birra con il nome di bryton; il termine appare significativo, imparentato al nome di una birra presso i Galati secondo il tardo lessicografo Esichio, émbrekton, al bracis, tipo di farro gallico in Plin. XVIll 62 ed alla glossa "braces sunt unde fit cervesia", al dio gallico Braciaca assimilato a Marte: da questa base celtica deriva il francese attuale brasser (da *braciare) e numerose forme in irlandese, bretone, gallese, cornico (Delamarre 2001, pp. 72-73). Propriamente dunque il bryton ligure doveva essere una birra chiara di farro/frumento, ma non si può escludere che la radice di bracis fuori della Gallia si sia riferita anche al malto d´orzo, visto che in molte lingue celtiche Ie parole derivate hanno acquisito questo significato (La birra e il fiume 2001, pp. 143-146)...
...Le fonti sembrano dunque attribuire ai Liguri non il "vino d´orzo" dei Celti, e cioè la birra rosso/bruna o ceroisia, ma una birra probabilmente chiara ed abbastanza leggera (bevanda, poma, in Strabone) d´orzo forse corrispondente al termine bryton affiancata ad una birra bianca leggera di farro con questo nome. Un´ultima bevanda da cereali a minimo tasso alcolico diffusa nel mondo ligure doveva essere la alica o arinca, descritta da Plinio (Nat. Hist. XVIII) come una bevanda salutare ricavata da un tipo di spelta di facile mondatura, particolarmente rinomata nell´entroterra pisano e in altre parti d´Italia fino ai Campi Flegrei, connessa con il nome celto-ligure della spelta, arinca, in Cisalpina.
Quali indizi archeologici possono rafforzare o integrare questo quadro?...
...La collocazione nelle tombe a cremazione, spesso nella stessa urna con le ceneri, di un boccale globulare o carenato privo di anse suggerisce una bevanda probabilmente fermentata ed alcolica ma, mentre nella cultura di Golasecca già dalla fine del VII secolo appaiono pur rari indizi delIa importazione e poi della produzione locale di vino (Gambari 1994; 2000), a Villa del Foro nel VI secolo i dati pollinici e carpologici evidenziano una buona presenza di cereali ma non attestano presenze d´uva (Castelletti-Motella de Carlo 1998,pp. 68-69) mentre i resti di contenitori da trasporto escludono finora l´attestazione di anfore vinarie etrusche. La stessa forma del bicchiere, abbastanza capiente e con un orlo estroflesso finalizzato ad agevolare il contenimento e lo sboccamento della spuma, sembra ben adattarsi ad un vaso potorio da birra. L´ipotesi viene ad essere confermata dall´eccezionale ritrovamento nella necropoli golasecchiana di Pombia (NO) di un bicchiere inserito nell´urna di una tomba a cremazione databile al secondo quarto del VI secolo a.C (circa 560 a.C.), contenente ancora per eccezionali condizioni microambientali resti pulverulenti di color rosso vivace che attestano che al momento della deposizione esso era pieno di una bevanda ricavata prevalentemente dall ´orzo, con ogni evidenza della cervisia celtica (La birra e il fiume 2001)... ...una probabile birra rossa di gradazione medio-alta ha richiamato ormai definitivamente l´attenzione sull´importanza della birra nella tra Piemonte e Liguria, cioè ...
Molto importante anche il ritrovamento di alcuni reperti, sia di natura votiva che potoria, rinvenuti negli scavi della necropoli di Chiavari ed esposti al Museo Archeologico della stessa città, che attestano la produzione ed il consumo di birra da parte dei Liguri già dall´VIII secolo a.C. comprovando la tesi che questa bevanda fosse già in uso in periodo pre-romano.
...i dati sopra richiamati sembrano restituire attendibilità ad un ruolo importante della birra sulla mensa anche dei Liguri in Italia fino alla prima età del Ferro...
La birra ha avuto un ruolo predominante nell´economia e nell´alimentazione degli abitanti della Liguria dai tempi degli antichi celto-liguri fino all´epoca contemporanea basti pensare alla storica fabbrica Birra Cervisia fondata nel 1906, ora purtroppo chiusa, la cui tradizione è però portata avanti da ottimi birrifici artigianali della regione nati grazie e conseguentemente al fenomeno della "craft beer revolution" che ha avuto origine in America oltre 30 anni fa e che ha fatto si che ci fosse una rinnovata produzione ed attenzione a riguardo della birra artigianale anche nella nostra penisola fin dalla metà degli anni ´90.
Birra e Liguria un sinodo di oltre 28 secoli.
Disciplinare di Produzione per la conformità del processo delle lavorazioni artigiane artistiche, tradizionali e tipiche di qualità

Premessa

Il seguente Disciplinare di Produzione ha l´obiettivo di individuare, specificare, promuovere e tutelare le lavorazioni dell´artigianato, che presentano elevati requisiti di carattere artistico o che estrinsecano valori economici collegati alla tipicità dei materiali impiegati e delle tecniche di lavorazione, oppure legati alla tradizione e cultura dei luoghi di origine della lavorazione stessa. Esso ha...

La Regione Liguria per contraddistinguere, tutelare, promuovere le lavorazioni dell´Artigianato artistico, tradizionale, tipico di qualità ligure ha ideato e registrato il marchio collettivo geografico Artigiani In Liguria.
Il marchio Artigiani In Liguria consente di far riconoscere e distinguere le botteghe e le lavorazioni artigianali liguri, scaturite da una maestria unica ed inconfondibile per estro creativo di classe superiore.
Il marchio è garantito dalla Regione Liguria, gestito dalla Commissione Regionale per l´Artigianato in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore, CNA Liguria e Confartigianato Liguria, ed è controllato dal sistema delle Camere di Commercio liguri.
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