Le definizioni storiche della tappezzeria

 

Da “Nuova Enciclopedia Popolare Italiana ovvero Dizionario Generale di Scienze, Lettere, Arti, Storia, Geografia…, Torino 1866”

 

Tappezzeria

“Paramento da stanza, che consiste in tessuti artifiziosi di lana e di seta, pregiabilissimi per solidità e bellezza, e che presentano per lo più una superficie vellutata, sulla quale vedesi espresso al naturale il disegno più finito, coi varii colori dell’oggetto che si vuole imitare. La fabbricazione delle tappezzerie, del pari che quella dei tappeti, sembra venuta a noi dall’Oriente; ma ci è d’uopo aggiungere che non si sa esattamente in qual tempo siasi stabilita in Europa; supponesi che ciò sia avvenuta al tempo delle crociate, perché i primi operai che se ne occuparono chiamaronsi saraceni o saracineschi, sicchè pare che il nome indichi l’origine dell’arte in Europa. Nel 1795 il tribunale del Castello di Parigi emanò una sentenza contro i tappezzieri saracineschi che lavoravano i tappeti alla foggia del Levante, in favore delle tappezzerie di alto liccio che lavoravansi in Francia con un metodo differente, il quale venne abbandonato sostituendovi il nuovo……In  parecchie città d’Italia si fabbricano stoffe e tappezzerie sì di seta che di lana, e anche miste, le quali se non pareggiano quelle francesi per bellezza soprattutto di colore, sono però assai pregevoli, e di molto minor costo che le forestiere.”

Tappezziere

“Artefice che si adopera particolarmente nel fornire le tappezzerie e nell’addobbare le stanze signorili. L’arte sua è però varia e molteplice, mentr’egli si presta del pari anche alla fornitura di altre mobilie, come sarebbero letti, seggiole, cortine, padiglioni, che studiasi di acconciare colla maggior eleganza. E’ insomma un servitore utilissimo della moda, che si accomoda volentieri e di buona grazia a tutti i suoi capricci”.

 

Da: Grande Dizionario Enciclopedico – UTET Terza edizione, 1972, Torino

 

Tappezzeria

 “Rivestimento interno delle pareti di una stanza, o di un mobile, con tecniche diverse: per mezzo di stoffe drappeggiate o aderenti, oppure con carte disegnate o stampate, tele, cuoi, ecc. Le origini , assai remote, sembrano risalire all’Estremo Oriente. L’uso di tappezzeria per celare o abbellire le pareti degli ambienti era già noto sia agli Egizi, sia agli antichi ebrei, così come in Grecia, Siria, Mesopotamia, e non mancano testimonianze a partire dalla Bibbia sino a Omero, Erodoto, Filostrato e agli storici latini”. 

 

Dall’Enciclopedia Treccani: Tappezzeria (dal fr. Tappisserie, der. di tapisser “tappezzare”)

Tessuto o altro materiale con analoga funzione (carta da parati, fogli o pannelli sottili di plastica o di legno, ecc.) adoperato per l’arredamento interno di ambienti di edifici (tende, cortine, portiere), per il rivestimento, pratico o decorativo, di pareti interne di ambienti o di mezzi di trasporto (carrozze, automezzi, treni, aerei, navi), o come copertura esterna di alcuni mobili: rifare, sostituire, rinnovare la tappezzeria di una stanza, di una sala, di un’auto, di un elettrotreno; La tecnica, l’arte di confezionare e mettere in opera tessuti e carte da rivestimento e arredamento; Negozio, laboratorio di tappezziere; Manifattura di tessuti pregiati da arredamento e decorazione e anche di tappeti e arazzi.

 

 

Cenni storici sulla tappezzeria nella storia del nostro territorio

 

La tappezzeria in Italia si è sviluppata nelle città “collegate” con l’Oriente via mare, in particolare Palermo, Genova e, soprattutto, Venezia, nonché nei monasteri che sono stati “incubatori” dell’attività artigianale e commerciale di marchio italiano. Il luogo che peraltro ha caratterizzato in maniera più significativa l’arte serica in Italia è Venezia  che ha avuto un ruolo speciale al punto che dall’VIII secolo detiene l’esclusiva per i tessuti serici orientali. Si sviluppa in parallelo la costruzione sempre più raffinata di telai con la diffusa coincidenza in un’unica figura tra tessitore e falegname, quasi a porre nel medesimo scrigno i segreti o le potenzialità di entrambe le abilità.

Significativi per l’importanza sono i viaggi in Cina di Marco Polo, che consentirono di portare a Venezia seta e segreti di tessitura. Spetta invece a Firenze il primato nella lavorazione e uso della lana: nel XIV secolo il settore coinvolgeva 30.000 lavoratori determinando conseguentemente una rete commerciale di enormi proporzioni. Ma anche Genova, Lucca, Como, Treviso coltivavano l’arte della lana: ecco assistere in queste province alla nascita da un lato di tante botteghe e dall’altra ad uno sviluppo dell’allevamento delle pecore da lana.

Concludiamo questa velocissima “passeggiata” nella storia della tessitura e della tappezzeria, ricordando che anche in Italia, verso la fine del XIX secolo, a seguito della rivoluzione industriale, si rilancia la produzione di tessuti, soprattutto di lana e di cotone, con una contestuale rinascita della tappezzeria artigianale con un uso abile e qualificato delle più svariate forme, che hanno trovato soprattutto negli ambienti più ricchi della borghesia espressioni di alto livello di tappezzeria al punto da poter continuare ad essere riconosciuta come un’arte fino ai giorni nostri.

Il tappezziere

 

Nel declinare nelle precedenti definizioni l’etimologia dei termini tappezzeria/tappezziere, si può notare una ricca varietà di specializzazioni, che si sono evolute nel tempo racchiudendo nel profilo del tappezziere molteplici funzioni: ecco il tappezziere che ripara mobili imbottiti, oppure il tappezziere che applica le tende, o che costruisce divani, o restaura, o rinnova , il tappezziere che agisce in un teatro o in abitazioni private. Indubbiamente i fattori comuni all’interno delle diverse specializzazioni sono dati da una notevole padronanza della manualità, da una ricco senso estetico, dalla capacità di operare scelte con gusto e in modo appropriato, da una conoscenza degli stili per garantire la migliore e corretta scelta di colori, tessuti, imbottiture.

Un’altra definizione di tappezziere, nata all’interno della storica Scuola A.T.I.S.E.A (acronimo di Associazione Tappezzieri in Stoffa ed Affini), definisce il tappezziere in stoffa nel seguente modo:

 

“Per tappezziere in stoffa deve intendersi quell’operaio che da disegno dato e su fusti predisposti da apposito operaio assemblatore o da ebanista, sa creare le molleggiature, imbottire e rivestire mobili, elastici, divani, poltrone, sedie, spalliere di letto; formare tendaggi e drappeggi relativi all’arredamento di locali in qualunque stile. Egli deve avere cognizioni tecnologiche relative a: cinghie, molle, spaghi, materiali per imbottitura come: capecchio, crine animale, crine vegetale, cardato di cotone, piuma, ecc., nonché pelli, stoffe di cotone, di seta, di canapa, velluti, rasi, ecc.. Deve saper usare martelli, forbici, tenaglie e tutti gli altri attrezzi necessari per la specialità, ma l’istrumento principale del tappezziere sono le sue mani, con le quali modella, plasma l’imbottitura e stende la stoffa e la pelle e gli conferisce la necessaria forma che deve essere elastica e permanente”.   

Disciplinare di Produzione per la conformità del processo delle lavorazioni artigiane artistiche, tradizionali e tipiche di qualità
 


Art. 1 Definizione del Settore
 
Il presente disciplinare, che promuove la tutela delle lavorazioni artigianali artistiche, tradizionali e tipiche di qualità, descrive le produzioni del settore “tappezzeria in stoffa”.
 


Art. 2  Zona di Produzione  
Il presente disciplinare si applica ad imprese artigiane ubicate nel territorio della Regi...

La Regione Liguria per contraddistinguere, tutelare, promuovere le lavorazioni dell´Artigianato artistico, tradizionale, tipico di qualità ligure ha ideato e registrato il marchio collettivo geografico Artigiani In Liguria.
Il marchio Artigiani In Liguria consente di far riconoscere e distinguere le botteghe e le lavorazioni artigianali liguri, scaturite da una maestria unica ed inconfondibile per estro creativo di classe superiore.
Il marchio è garantito dalla Regione Liguria, gestito dalla Commissione Regionale per l´Artigianato in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore, CNA Liguria e Confartigianato Liguria, ed è controllato dal sistema delle Camere di Commercio liguri.
ADW homepage
Informativa cookie
Questo sito web fa uso di cookie tecnici 'di sessione', persistenti e di Terze Parti.
Non fa uso di cookie di profilazione.
Proseguendo con la navigazione intendi aver accettato l'uso di questi cookie.
OK
No, desidero maggiori informazioni